Il termine è la traduzione di “sati”, che in lingua pali (utilizzata da Buddha per i suoi insegnamenti) significa “consapevolezza mentale”, rispetto a tutte le attività e azioni che sperimentiamo nella vita di tutti i giorni.

Mindfulness, quindi, è una modalità di prestare attenzione ai gesti che facciamo e al mondo che ci circonda: una predisposizione mentale che ci porta a cogliere ogni dettaglio e ogni emozione, generando un pieno coinvolgimento di noi stessi nel presente.

Questa modalità comporta innumerevoli benefici per il nostro essere, perché ciò che siamo è la perfetta unione di corpo e mente, e il funzionamento perfetto deriva da un’armoniosa convivenza fra le due parti, entrambe in condizione di benessere. Quando la salute di una delle due parti viene a mancare, l’equilibrio si perde e la conseguenza è la comparsa di disfunzioni evidenti.

Vivere in Mindfulness è quindi la chiave per godersi appieno la vita, e il running rappresenta un’ottima opportunità per educare corpo e mente alla consapevolezza, aumentando poi anche i benefici della pratica sportiva. Allenare la nostra mente alla Mindfulness significa anche facilitare l’ingresso nel cosiddetto “stato di flow” (flusso), quel luogo in cui hanno origine quelle sensazioni che rendono la vita meritevole di essere vissuta, e la corsa offre la possibilità di sperimentarlo. Allo stesso tempo, la presenza mentale facilita lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, la capacità di gestire il proprio corredo emozionale.

Per questa ragione, nel nostro progetto e nel Triangolo della Salute, la mente (e la Mindfulness) non possono mancare: per il runner, questa pratica può davvero portare benefici allo stato psicofisico e, ancor più nel concreto, alle prestazioni.